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GRAFICA GREY'S ANATOMY

IL SUCCESSO DEI MEDICAL DRAMA E LA RAPPRESENTAZIONE TELEVISIVA DELLA SALUTE

01.06.2022 - Si è svolto lunedì scorso, in diretta dalla pagina Facebook del Corecom Lombardia, il webinar dedicato all’analisi dei medical drama. Insieme a Marianna Sala, Presidente del Corecom, erano presenti Daniela Cardini, Professoressa Associata in Linguaggi della televisione presso l’Università IULM di Milano, e Vittorio Guardamagna, Medico anestesista e rianimatore, Direttore dell’Unità “Cure palliative e terapia del dolore” dell’Istituto Europeo di Oncologia (IEO) di Milano e responsabile del servizio di Terapia del Dolore della Onlus Cancro Primo Aiuto – progetto Medica Etica.

“Prendendo spunto dal successo mondiale di Grey’s Anatomy, abbiamo analizzato le serie TV mediche e le loro influenze nella vita reale. Quello del medical drama, infatti, non è solo un genere televisivo, bensì un vero e proprio fenomeno culturale e narrativo, che ha contribuito a modificare il rapporto medico-paziente” ha dichiarato la Presidente del Corecom Lombardia, Marianna Sala.

Dal 1994, anno di uscita di “E.R. – Medici in prima linea”, il mondo dei medici e della vita in ospedale è entrata nelle case delle persone, mostrando il proprio lato umano e sentimentale e rappresentando la faticosa e instancabile lotta contro la malattia. Come ha ben sottolineato la Prof. Cardini, lo stesso linguaggio medico è entrato a far parte del gergo comune e l’enfatizzazione della vita privata dei medici-protagonisti è un tema di grande fascino per il pubblico, che, identificandosi nei personaggi, li sente più vicini e familiari.

A conferma di ciò, il Dr Guardamagna ha evidenziato che “negli ultimi anni i Medical Drama hanno contribuito a modificare la percezione che le famiglie e il pubblico in genere hanno dei medici. Le persone si informano di più e grazie al web spesso raccolgo informazioni che prima erano appannaggio della comunità scientifica. Dalla mia esperienza di medico, dico che la cosa più importante che un professionista sanitario possa fare è ascoltare i pazienti e il loro dolore. Credo sia dunque prioritario soffermarsi su questa riflessione. Come possiamo garantire a tutti l’accesso alla terapia del dolore? Il dolore, infatti, è un nemico silenzioso. Bisogna ascoltare i pazienti sempre, perché l’effetto curativo delle parole è importantissimo”.

È possibile rivedere il video della puntata a questo link

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