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Didattica a distanza e riapertura scuole

DIDATTICA A DISTANZA E RIAPERTURA SCUOLA - CONFRONTO IN CONSIGLIO REGIONALE CON IL COMITATO "A SCUOLA!"

Confronto a Palazzo Pirelli tra il Presidente del Consiglio regionale Alessandro Fermi, con i capigruppo consiliari, e una delegazione di studenti e insegnanti del Comitato “A scuola!”, che si battono contro la DAD, per la riapertura immediata delle scuole superiori. Intervento della Presidente del CORECOM, Marianna Sala.

In occasione della seduta del Consiglio regionale, il Comitato aveva fissato un presidio davanti a Palazzo Pirelli, dopo averlo fatto nei giorni precedenti presso la sede della Giunta, a Palazzo Lombardia, per chiedere la riapertura delle scuole superiori già il 9 dicembre.

All’incontro hanno preso parte il Consigliere Segretario Giovanni Malanchini (Lega), i Consiglieri Gianmarco Senna e Gigliola Spelzini (Lega), Paola Romeo (Forza Italia), Franco Lucente (FdI), Paola Bocci (PD), Massimo De Rosa e Raffaele Erba (M5Stelle), Elisabetta Strada (Lombardi Civici Europeisti).

Per il Comitato erano presenti Stefania Cecchetti, Diana De Marchi, Lisa Jucca, Mario Pau, Luisa Romanello, Giulio Soetje e Chiara Todesco.

Nel corso del confronto, è intervenuta anche la presidente del CORECOM, Marianna Sala, che si è soffermata in particolare sui problemi e le difficoltà della didattica a distanza.

Presidente del Corecom Lombardia Marianna Sala

Non solo. Ma al di là dei profili tecnici inerenti la comunicazione, il Corecom ha promosso una riflessione sulla DAD per offrire, spunti e contributi,  con l’aiuto di alcune delle più note e qualificate espressioni del mondo accademico – come il prof. Marco Airoldi dell’Università Cattolica, lo psicoterapeuta Matteo Lancini, dell’Università Bicocca e il prof. Giovanni Ziccardi , direttore dell’Information Society Law center dell’Università Statale di Milano -.che potranno essere seguiti venerdì 4 dicembre, dalle 9.30, sul canale Youtube del Corecom Lombardia, o sulla pagina Facebook del CORECOM Lombardia.  

 

L’INTERVENTO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE ALESSANDRO FERMI

Presidente del Consiglio Regionale Alessandro Fermi

Al termine del confronto, traendo le conclusioni,  è intervenuto il presidente del Consiglio regionale, Fermi.

 “La didattica a distanza al 100% deve restare una soluzione di emergenza, non può essere la norma – ha sottolineato il presidente del Consiglio regionale -  le proposte presentate dai rappresentanti del Comitato “A scuola!” sono concrete e percorribili : individuare modalità condivise per garantire la didattica in presenza anche nelle scuole superiori deve essere la priorità dell’agenda politica di queste settimane

Fermi ha poi richiamato la necessità di conoscere le imminenti decisioni in corso di approvazione da parte del  Governo.

 –ha evidenziato Fermi – abbiamo però il dovere come istituzioni  di lavorare e confrontarci per garantire tale  possibilità dal 7 gennaio, affinchè tutti gli istituti superiori lombardi mettano in atto una didattica in presenza alternata per almeno il 50% degli studenti, a giorni o settimane alternate.

 –ha concluso il Presidente Fermi-, soprattutto quelli delle scuole superiori, hanno bisogno di frequentarsi, socializzare, confrontarsi, dialogare e crescere insieme: un diritto che come istituzioni abbiamo il dovere di garantire e che mi auguro non sia messo più a rischio nel nuovo anno”.
 

LE RICHIESTE DEL COMITATO “A SCUOLA !”

- La richiesta iniziale del Comitato è stata quella di far rientrare in classe gli studenti delle superiori  già il 9 dicembre, per dar loro l'opportunità di riprendere l'attività in presenza, riadattarsi ai ritmi scolastici prima delle vacanze natalizie e per testare il sistema di tracciamento del Covid, gli ingressi scaglionati e il sistema di trasporto.
Il Comitato ha consegnato un documento con 700 firme raccolte in soli 5 giorni, che contiene proposte operative per riaprire le aule anche agli alunni delle scuole secondarie di secondo grado, chiuse dal 26 ottobre quando è entrata in vigore l'ordinanza regionale che impone la didattica a distanza al 100%, poi confermata dai provvedimenti governativi successivi.
"Abbiamo scritto un documento con alcune proposte concrete perchè riteniamo che si possa tornare a scuola in sicurezza, anche guardando a Paesi europei come Francia, Spagna, Regno Unito e Germania, che le hanno tenute aperte, mentre in Italia sono state le prime a chiudere sia nella prima che nella seconda ondata della pandemia" hanno spiegato i rappresentanti del Comitato, che hanno aggiunto: "Ora si riaprono i centri estetici, ma gli studenti delle scuole secondarie sono 'lasciati a casa' in Dad, non garantendo così il loro diritto all'istruzione".
Nel documento si evidenzia come gli studenti delle superiori dal 24 febbraio al 24 ottobre, in particolare negli istituti in cui già si applicava la presenza del 50%, hanno frequentato solamente 18 giorni in classe in sei mesi di scuola, non contando luglio e agosto.
Potenziamento mirato dei mezzi e incentivazione della mobilità leggera, disponibilità dei tamponi gratuiti dopo la quarantena e test rapidi per gli screening alcuni degli altri temi affrontati dal Comitato.

Rappresentanti del Comitato "A Scuola!"