Di evoluzione e cambiamenti nei settori toccati dalle decisioni dell’Agcom, come il rapporto con i territori tramite le funzioni delegate ai Corecom, ha parlato la Presidente del Corecom, Marianna Sala, nell’intervista pubblicata nello speciale di Prima Comunicazione dal titolo “Next Agcom – Il futuro dell’Italia digitale” che racconta i 25 anni di storia dell’Agcom, l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, istituita nel 1997 con la legge 249, attraverso le testimonianze di esperti di diverse epoche e settori.
“Agcom ha implementato importanti servizi, che hanno permesso di avvicinare ancora di più le Istituzioni ai cittadini. – ha precisato Sala nella sua intervista - Mi riferisco, ad esempio, alla piattaforma chiamata ConciliaWeb attraverso cui gli utenti possono presentare istante di risoluzione delle controversie con operatori di telefonia e pay tv senza recarsi presso gli uffici pubblici. Un servizio davvero utile e gratuito che consente, nella maggior parte dei casi, di risolvere le problematiche in tempi rapidi”.
Non solo ConciliaWeb. La Presidente Sala, nel corso dell’intervista, ha parlato anche delle altre importanti funzioni delegate da Agcom ai Corecom: dal monitoraggio delle emittenti televisive locali alla cura dell’istruttoria dei procedimenti nei periodi elettorali, alla delega per la gestione del Registro degli Operatori (Roc) fino ad arrivare alle iniziative a tutela dei minori in ambito audiovisivo. E in riferimento a quest’ultima funzione ha precisato: “Il perimetro delle funzioni delegate ha avuto negli anni una naturale evoluzione dovuta anche allo sviluppo sociale e tecnologico – ha continuato Sala – Ad esempio la tutela dei minori, pensata inizialmente in termini sanzionatori rispetto alla programmazione televisiva, con l’avvento della società digitale si è sviluppata nella direzione di intraprendere iniziative di educazione rivolte ai ragazzi per un uso responsabile delle tecnologie”.
Lo speciale ricostruisce anche molti temi cruciali come le telecomunicazioni e la riorganizzazione delle Poste, la lotta alle fake news, l’editoria sempre più contaminata dal digitale e l’attenzione agli effetti dei social network; le posizioni dominanti in televisione; la par condicio; il controllo sulla pubblicità, la regolamentazione delle ricerche degli ascolti e il ruolo dell’Auditel, e infine come affrontare la grande sfida, anche attraverso il diritto d’autore, con i big tech, Google, Meta, Amazon, per citare i più noti.
“Quella che affrontammo allora fu proprio un’avventura, un entrare in una caverna sconosciuta”, ha detto Enzo Cheli, primo presidente dell’Agcom, nell’intervista che apre il numero. “Ripensando oggi a quella data di 25 anni fa, in un quarto di secolo si è consumato un cambio di epoca per tutte le trasformazioni che la comunicazione ha avuto sul piano tecnologico, economico, culturale”.
Il presidente di Agcom Giacomo Lasorella è deciso nel dichiarare “La sfida del mio settennato è la regolazione del digitale e dei grandi operatori di Internet”, parlando in una lunga intervista di “un’Autorità che ha competenze sulle reti e sui contenuti, quindi in grado di intervenire al meglio nella nuova economia digitale”.
Ecco i nomi di chi ha partecipato al numero speciale di Prima: i commissari dell’Agcom, Giacomo Lasorella, Laura Aria, Massimiliano Capitanio, Antonello Giacomelli, Elisa Giomi, e gli ex Enzo Cheli e Nicola D’Angelo; i rappresentanti dei Corecom Antonio Mazzeo e Marianna Sala; i super esperti di digitale e Tlc Roberto Viola e Antonio Sassano; i manager, Lorenzo Sassoli de Bianchi, Corrado Passera, Marinella Soldi, Massimo Beduschi, Federico Silvestri, Stefano Spadini, Roberto Sergio, Carlo Mandelli, Marco Girelli; i giornalisti: Filippo Ceccarelli, Giuseppe Giulietti e Franco Siddi; i politici Vincenzo Vita, Michele Anzaldi, Roberto Fico, Maurizio Gasparri, Federico Mollicone, Walter Verini.
E gli opinionisti di Prima: Mario Abis, Smile, Luca Josi, Andrea Barchiesi, Francesco Delzio, e Vittorio Veltroni.
In allegato l’intervista completa a Marianna Sala